Utenti P2P Tiscali e Wind identificati!

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Un’altra raffica di raccomandate con richieste di risarcimento è pronta per essere inviata a migliaia di utenti italiani accusati di aver scaricati file protetti dal diritto d’autore attraverso i sistemi di P2P.

Sembra proprio così, almeno stando a quanto comunica Adiconsum, che come molti di voi già sapranno rappresenterà e difenederà gli utenti accusati di aver scaricato brani musicali della casa discografica Peppermint e che hanno ricevuto (Circa in 4000) una raccomandata dall’ufficio legale della società musicale con una richiesta di risarcimento spese.

Stando alla nota associazione dei consumatori, una società polacca operante nel settore dei videogiochi ha richiesto al tribunale di Roma di intervenire per ottenere (Come aveva già fatto nel caso Peppermint con Telecom Italia) dai provider Tiscali e Wind Infostrada gli IP e i relativi nomi degli abbonati che sarebbero colpevoli di aver scaricato prodotti di proprietà di questa società operante nel mondo videludico.

L’accusa si basa sempre sull’utilizzo del software Logistep che serve per rintracciare gli utenti nei circuiti P2P e i file che stanno scaricando. La stessa società polacca ha fatto la medesima richiesta in Francia ad un Tribunale Francese.

E se in Italia, dopo la sorpresa delle prima azione legale di Peppermint, si è mossa Adiconsum che è riuscito a convincere il Garante della Privacy a schierarsi come parte civile nel processo che si terrà, dalle istituzioni francesi non arrivano buone notizie.

Se, infatti, due anni fa era stata vietato l’invio di raccomandate ad utenti accusati di utilizzare reti di file sharing, il Consiglio di Stato, vista il dilagare dello scambio P2P sulle rete internet, ha rimosso questo divieto.

Stando così la situazione, le società francesi operanti nel campo del cinema, della musica dei videogiochi (Ma non solo) potranno inviare, come succede già in Usa, in modo automatico raccomandate ed avvisi ad utenti sospettati di utilizzare sistemi di file sharing per scambiare file protetti da diritti d’autore.

Queste lettere dovrebbero essere inviate solo per scopi educativi, ma il passo verso una “velata minaccia” con cui si faccia intravedere una possibile denuncia è molto breve, come d’altronde accade, già, negli Usa.

Fonte WebMasterPoint.org

5 Risposte to “Utenti P2P Tiscali e Wind identificati!”

  1. Every Man Says:

    Sempre peggio… il P2P, così come lo conosciamo, sembra destinato ad estinguersi molto presto…

  2. Cbx572 Says:

    Quali sono le software-house polacche? Giusto per saperlo…

  3. Antonio Says:

    Infatti, il P2P ad oggi (2009) gode di ottima salute, per fortuna. Anzi, spero che gli attuali software vengano presto soppiantati da altri più evoluti con supporto all’anonimato (p2p serverless tipo kad,ma più robusti) ed alla crittografia del traffico. D’altronde, se paghiamo (caro) per connessioni veloci, dobbiamo pure sfruttarle al meglio… e non parlo di inutili videochat.

  4. elios Says:

    ma va a…….

  5. elios Says:

    ma va a c……

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